Si sono effettuati numerosi studi per cercare di stabilire una correlazione tra l'aspetto e la forma delle feci e potenziali condizioni patologiche. È risaputo che la quantità di feci eliminate giornalmente da un adulto varia in media da 100g a 250g nelle 24 ore, con significative fluttuazioni dipendenti principalmente dalla dieta adottata.
Esistono diverse classificazioni delle feci, e uno strumento ampiamente utilizzato in campo medico per la loro classificazione è noto come "Scala delle feci di Bristol". Questa scala stata sviluppata nel 1997 da ricercatori britannici con l'obiettivo di valutare la forma e la consistenza delle feci e di stabilire una possibile correlazione tra il tipo di feci e i disturbi della defecazione.
Oltre alle feci considerate normali, sono stati identificati sette tipi di feci secondo la classificazione della "Scala delle feci di Bristol". Ognuno di essi presenta caratteristiche specifiche:
- Feci caprine: Feci a pezzi con frammenti duri e separati.
- Feci a salsiccia con frammenti uniti: Feci a forma di salsiccia con i pezzi che si uniscono.
- Feci a forma di salame: Bolo fecale unico con feci frastagliate.
- Feci a salsiccia morbide: Feci morbide con margini definiti.
- Feci pastose: Feci di consistenza pastosa con margini irregolari.
- Diarrea classica: Feci acquose e liquide.
- Diarrea completa: Feci liquide che caratterizzano la diarrea.
Da questa classificazione, che costituisce la base per valutare la forma delle feci, è possibile aggiungere altri tipi di feci come feci piccole, feci a pezzi, feci granulose, feci a grappolo o feci grumose. I principali fattori che influenzano l'aspetto delle feci sono il tempo di permanenza nel colon, che è correlato alla lunghezza del colon, e la velocità di transito intestinale.
Di solito, le feci di tipo 1 e 2 sono associate a sindromi caratterizzate da rallentato transito e dolicocolon, mentre le feci di tipo 5, 6 e 7 sono più comuni nelle patologie che causano un accelerato transito.
Studi successivi hanno cercato di correlare eventi fisiologici e patologici con il tipo di feci, e si è osservato che età, sesso, indice di massa corporea, colecistectomia (rimozione della cistifellea) e fattori psicopatologici presentano una correlazione. D'altra parte, fumo e consumo di alcolici sembrano non avere un ruolo rilevante.
La "Scala delle feci di Bristol" è stata validata e viene ampiamente utilizzata in campo medico per lo studio dei disturbi della defecazione. La consistenza delle feci, insieme alla loro forma e aspetto, rivestono quindi un'importanza significativa nel comprendere il nostro stato di salute generale.
È generalmente preferibile avere feci normali poiché ciò comporta meno preoccupazioni e ansie a livello personale. Tuttavia, va detto che l'associazione tra forma e aspetto delle feci e possibili patologie organiche come polipi, neoplasie o altre condizioni è risultata essere meno significativa di quanto si potesse pensare. Pertanto, non dovrebbe destare preoccupazioni in tal senso.
Ciò che sembra essere importante è l'eventuale modificazione delle normali abitudini intestinali, come la comparsa di stipsi (costipazione) o diarrea persistente. Questo rappresenta un motivo valido per consultare un medico o uno specialista proctologo.