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Dottoressa pronta per l'esame diagnostico del paziente

Le Diagnostiche ColoProctologiche

20 Luglio 2023

In questo articolo, affronteremo tre dei più rilevanti esami proctologici utilizzati per diagnosticare patologie della zona anale: anoscopia, rettoscopia e colonscopia. Spiegheremo accuratamente le loro caratteristiche, mettendo in evidenza le differenze tra le metodiche, le preparazioni e le procedure coinvolte.

È essenziale sottolineare che queste procedure possono richiedere diverse preparazioni prima dell'esame, tra cui il digiuno e la pulizia intestinale. I pazienti devono seguire scrupolosamente le istruzioni fornite dal medico per ottenere risultati affidabili.

Anoscopia

L'anoscopia è una procedura medica semplice e di breve durata (solitamente della durata di circa 5/10 minuti), che consiste nell'esaminare il canale anale attraverso l'utilizzo di uno strumento chiamato anoscopio. Questo esame permette di individuare eventuali patologie anorettali, come ragadi anali ed emorroidi, fistole e altro, che possono causare dolore e sanguinamento. Oltre a rilevare disturbi comuni, l'anoscopia può anche essere utilizzata per individuare neoplasie che spesso non presentano sintomi evidenti e vengono occasionalmente individuate durante accertamenti per altre condizioni.

Prima dell'esame, il medico potrebbe richiedere la preparazione del paziente attraverso un piccolo clistere da effettuare alcune ore prima della visita, al fine di ottenere una migliore visualizzazione del canale anale.

Fortunatamente, l'anoscopia è generalmente una procedura poco fastidiosa e non dolorosa. Lo strumento utilizzato ha dimensioni ridotte e viene adeguatamente lubrificato dal medico prima dell'inserimento, contribuendo a rendere l'esame più confortevole per il paziente.

È importante sottolineare che l'anoscopia è un esame fondamentale per individuare tempestivamente eventuali patologie del canale anale e del retto, consentendo così un'adeguata diagnosi e un trattamento tempestivo. Si consiglia sempre di sottoporsi a questa procedura se ritenuta opportuna dal medico specialista per preservare la salute dell'apparato digerente e prevenire complicazioni a lungo termine.

Rettoscopia

La rettoscopia è un procedimento medico che permette l'esame visivo diretto della terminale del colon, nota come canale rettale. Si tratta di una procedura endoscopica breve, solitamente della durata di 10-15 minuti, utilizzata per ottenere informazioni dettagliate sulla superficie interna del canale rettale. Qualora fosse necessario, la rettoscopia offre la possibilità di effettuare prelievi bioptici della mucosa per esami diagnostici più approfonditi.

L'esame viene eseguito mediante l'utilizzo di un dispositivo chiamato rettoscopio, che è un tubo in materiale plastico monouso della lunghezza che va dai 15 ai 25 cm e dotato di un stantuffo di gomma tramite il quale l'operatore può introdurre delicatamente il rettoscopio nel retto e insufflare aria per dilatare le pareti dell'intestino, facilitando così l'osservazione delle zone interessate. Inoltre, il rettoscopio è progettato per essere collegato a una fonte luminosa che consente di ben visualizzare le pareti del retto durante l'intero esame.

Colonscopia

La colonscopia è una procedura strumentale utilizzata per l'ispezione della parte inferiore del tratto digestivo, composta da retto, sigma, colon discendente colon trasverso e colon ascendente. Questa procedura diagnostica è consigliata anche in assenza di sintomi specifici, ma diventa essenziale in presenza di fattori di rischio, come la presenza di sangue occulto nelle feci o la familiarità di sviluppare tumori del colon-retto, soprattutto tra la popolazione over 50.

Per garantire il massimo comfort al paziente durante la colonscopia, viene solitamente somministrata una sedazione. Ciò consente al medico specialista di effettuare tutte le manovre necessarie per ottenere una diagnosi accurata senza che il paziente accusi disagio e/o dolore. La procedura coinvolge l'introduzione graduale di un dispositivo flessibile attraverso l'ano, dotato di sistemi per l'inserimento di liquidi o gas che consentono una visione chiara dell'interno del colon. Durante la colonscopia, il medico può anche utilizzare pinze per le biopsie, aghi e altri strumenti per rimuovere eventuali polipi o compiere manovre terapeutiche.

Prima di sottoporsi alla colonscopia, è fondamentale seguire una preparazione specifica per assicurare che il colon sia completamente pulito. Questa preparazione prevede una dieta a basso contenuto di fibre nei giorni precedenti l'esame e l'assunzione di farmaci lassativi.

La colonscopia è un importante strumento diagnostico che può rilevare precocemente patologie gravi, pertanto è essenziale seguirne i protocolli e le indicazioni del medico specialista per garantire una procedura sicura ed efficace.

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