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Fistole Anali

Articolo di proctologia riguardante le fistole anali

Indice dei contenuti

Cos'è la fistola anale

Rappresentazione grafica delle fistole anali

Col termine fistola si definisce un passaggio patologico che si crea tra due organi o strutture vicine. Nel caso specifico specifico, una fistola anale è un canalino anomalo che viene a crearsi tra la parte interna del canale anale e la zona cutanea perianale.

La fistola anale è generalmente secondaria allo sviluppo di un ascesso. La guarigione di un ascesso, sia che avvenga conservativamente a seguito di terapia antibiotica, sia che avvenga cruentemente a seguito di incisione chirurgica, evolve infatti nella maggioranza dei casi con la formazione di una fistola. In tal modo viene a crearsi un canale di spurgo tra la zona infetta interna e la cute esterna, tramite il quale il nostro organismo cerca di difendersi dalla formazione di nuovi ascessi. Ascesso e fistola devono essere quindi considerati due fasi differenti di una stessa patologia che va sotto il nome comune di sepsi anale.

I meccanismi che portano alla formazione delle di sepsi anali non sono ancora molto chiari anche se molte osservazioni indicano la responsabilità delle ragadi anali croniche, che trasmettono la contaminazione batterica fecale nei piani più profondi del canale anale nel contesto delle fibre muscolari degli sfinteri anali

Diagnosi

La visita proctologica è normalmente sufficiente a rivelare la presenza di una fistola anale. La semplice anoscopia che completa la visita generalmente permette di individuarne agevolmente l’origine all’interno del canale anale. Per un approfondimento diagnostico, soprattutto in programmazione di un intervento chirurgico, lo specialista richiedere l’esecuzione di una Ecografia Endoanale 3D con sonda rotante che permette di identificare il tragitto della fistola ed i suoi rapporti con la muscolatura sfinteriale anale. Nei casi più complessi si può ricorrere ad esami di secondo livello come la RMN.

Trattamento

Il trattamento delle fistole anali è sempre chirurgico.

Vi sono numerose differenti tecniche a disposizione del chirurgo; ad esempio: Setone, Fistulotomia, Fistulectomia, LIFT, Lembo di scorrimento, VAAFT, Colla biologica, Laser ecc.

Un Chirurgo Proctologo esperto, per poter scegliere il tipo di trattamento chirurgico adatto a garantire la guarigione di questa patologia, che per sua natura tende a recidivare, dovrà tenere ben presente non solo la situazione locale della fistola, ma anche le caratteristiche generali del paziente. Andranno considerate molteplici variabili quali sesso, età, peso corporeo, sede e decorso della fistola, funzionalità dello sfintere anale, abitudini sessuali, caratteristiche dell’alvo, precedenti gravidanze, precedenti interventi chirurgici loco-regionali e altro. E’ dunque possibile che per differenti pazienti con una stessa diagnosi di fistola anale non venga necessariamente praticato lo stesso tipo di trattamento chirurgico, ma venga scelto quello più adatto alle caratteristiche di ogni singolo paziente (tailored surgery). In ogni caso, il chirurgo proctologo, pur eseguendo tecniche differenti, perseguirà la finalità di guarire la sepsi anale con l’eliminazione delle fistole unitamente agli eventuali ascessi cronici residui, prestando al contempo la massima attenzione a preservare l’integrità della muscolatura sfinteriale anale per conservare la normale funzione di continenza delle feci. E’ per questo motivo che talora il proctologo, operando in un equilibrio chirurgico assai delicato tra l’eliminazione della sepsi e la conservazione della muscolatura, sarà costretto a seguire un percorso terapeutico che prevede il frazionamento del trattamento in più tempi, anche applicando una sequenza di tecniche operatorie differenti tra loro.

Il chirurgo proctologo esperto di terapia rigenerativa, in ausilio al suo intervento principale, per garantire una migliore guarigione, potrà associare al trattamento primario l’inoculazione del tessuto adiposo microframmentato ricco in cellule staminali mesenchimali (LIPOGEMS®) nell’ area della procedura chirurgica.

Questa associazione ha la finalità di favorire una più rapida guarigione delle ferite chirurgiche riducendo al contempo il dolore postoperatorio. Inoltre l’aumentata attività rigenerativa prodotta dal LIPOGEMS® favorirà la riduzione del rischio di recidive.

L’ associazione della tecnica rigenerativa inoltre consentirà di optare con maggiore sicurezza per la pratica di trattamenti meno invasivi (es. LASER, VAAFT), non lesivi della muscolatura sfinteriale e poco traumatici per i pazienti

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